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“Questo centro commerciale non è una discarica”

San Donato, via Angelo Moro: i negozianti de “L’incontro” dicono la loro anche contro scaricatori e noiosi graffitari. Secondo i commercianti il complesso avrebbe poi bisogno di un’uscita sulla Paullese per essere più competitivo

centro-commerciale-incontro-4"Questo centro commerciale non è una discarica”. E’ il primo concetto che esprimono i commercianti del centro “ L’incontro” di via Angelo Moro, stufi ormai de una situazione che va avanti da anni.

Infatti i due punti di raccolta dell’immondizia diventano discariche per i passanti e i soliti furbetti. Quando il centro commerciale è chiuso, non ci sono cancelli per impedire il passaggio e chiunque può entrare  perché non esiste un sistema di sorveglianza.

“Se è parlato più volte di installare un cancello alle due entrate, ma poi nulla di fatto – ha detto la commessa della parafarmacia -. Nell’ultima riunione condominiale si era deciso di raddoppiare i cassonetti per l’immondizia cercando, per lo meno, di contenere i rifiuti dei soli negozi. Per di più io cerco di fare la differenziata, ma dubito che il resto dei rifiuti venga selezionato”.
  In genere, in un centro commerciale, il supermercato viene posto al centro, e tutt’intorno il resto. Qui il supermercato è marginale  

 Ma i problemi non sono solo relativi alla pattumiera. I commercianti si lamentano, e non da oggi, per la struttura del centro sostenendo che sia nato male fin dall’inizio. L’entrata ottimale era quella sulla paullese poi chiusa, limitando l’entrata da via Angelo Moro. “In genere, in un centro commerciale, il supermercato viene posto al centro, e tutt’intorno il resto. Qui il supermercato è marginale, la gente fa la spesa e se ne va. Poteva essere davvero un punto d’incontro a San Donato, ma è stato sfruttato male” dice un altro negoziante.

 Sembrano, invece, diminuiti i problemi relativi alla sicurezza. Alcuni commercianti, però, subiscono ancora furti con relativi danni gravi al locale: “Qualche tempo fa qui c'erano extracomunitari – ha detto il commesso del colorificio - poi la Polizia locale ha setacciato la zona e sono spariti tutti. Ora ci sono solo questi rumeni ai carrelli dell’Iper, ma non danno fastidio, chiedono solo l’elemosina”. Altro problema i graffitari, che compaiono soprattutto appena pitturati i muri. Anche qui, verniciature a carico sempre dei negozianti.
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