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San Donato, sgomberata la Tav: abbattute dieci baracche

Operazione di Polfer e carabinieri sandonatesi. Abbattute dieci baracche: ci vivevano stranieri, alcuni molto giovani. Il sindaco Dompè: "I singoli sgomberi non servono. Serve politica comune"

Nella mattinata di martedì 25 luglio è stato effettuato lo sgombero di un insediamento abusivo che insisteva sul territorio cittadino di San Donato lungo la linea ferroviaria ad alta velocità. L’intervento ha coinvolto dieci agenti di polizia locale coordinati dal vice comandante Antonio Nicolì, altrettanti carabinieri della stazione sandonatese, una pattuglia della Polfer e alcuni tecnici delle Ferrovie dello Stato.

Nel corso dell’operazione, sono state allontanate fuori dal territorio comunale trentacinque persone comunitarie (di nazionalità romena) e abbattute dieci baracche. Dopo il primo intervento al fine di rendere inaccessibile l’area, nei prossimi giorni, le Ferrovie dello Stato provvederanno a bonificare l’area.

«Registriamo con soddisfazione l’ennesima azione coordinata tra i nostri agenti e i carabinieri andata a buon fine – ha dichiarato il sindaco Mario Dompè – ma non possiamo che rammaricarci del fatto che la soluzione del problema degli insediamenti abusivi venga lasciata alla volontà dei singoli enti territoriali senza un coordinamento a più alto livello. I singoli sgomberi, di volta in volta, rimuovono gli effetti senza incidere sulle cause del problema stesso che dovrebbe essere affrontato con un impianto normativo e operativo più organico ed efficace».

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