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Venerdì, 19 Aprile 2024
San Donato

Cade il controsoffitto e l’asilo rimane chiuso

E' accaduto nel fine settimana del 23 e 24 maggio a San Donato milanese. Il controsoffitto dell'asilo in via Cefalonia ha ceduto: al via le verfiche tecniche, le discolpe della giunta comunale che accusa la vecchia amministrazione e una lettera alla Procura della Repubblica da parte dei genitori

La comunicazione di quanto era avvenuto nel fine settimana era stata data solo il lunedì mattina ai genitori che stravano portando i proprio figli all’asilo. A dare la prima comunicazione  bidelli del plesso, che impedivano ai genitori l’ingresso nello stabile. Momenti di panico tra i genitori dei bambini che di fretta e furia dovevano andare a lavorare.

Oltre trecento, infatti, le famiglie ignare dell’accaduto. L’asilo, di via Cefalonia, al momento è sottoposto alla verifica dei tecnici del Comune. Verifica che ha dato esito di riapertura dello stabile a settembre. I bambini, quindi, sono già stati sistemati tra il plesso di via Europa e la struttura di via Parri, dove è insediato il servizio “Tempo per le famiglie” che per un periodo traslocherà a Bolgiano presso lo spazio Colibrì.
La giunta, il giorno successivo all’accaduto, ha prontamente divulgato un comunicato dove faceva sapere che purtroppo l’Amministrazione attuale aveva ereditato una situazione di una città in pessimo stato.

Ecco il testo: Ogni giorno ci troviamo a dover rincorrere problemi preesistenti, alcuni dei quali, come quello che ha interessato la materna Cefalonia, sono molto gravi. Quando eravamo all’opposizione abbiamo portato avanti una battaglia proprio sulle condizioni in cui si trovava quella scuola. Su questo evento, che avrebbe potuto avere gravi conseguenze, vogliamo individuare le responsabilità rivolgendoci direttamente alla magistratura. Nei prossimi giorni i nostri tecnici effettueranno ulteriori controlli anche sugli altri edifici scolastici per verificarne la sicurezza.

Dopo le verifiche dei tecnici il sindaco, Mario Dompè, ha annunciato che il crollo di alcuni tasselli del controsoffitto sarebbe avvenuto per la dilatazione termica causata da un difetto di realizzazione. Pertanto verranno realizzate perizie su tutto il plesso, con prove di carico per scongiurare nuovi crolli. Le mamma, rimaste quindi nei primi giorni senza un supporto per i propri figli, si sono improvvisate baby-sitter. Chi ha ospitato in casa proprio cinque figli, chi se è portato al lavoro e chi ha lasciato dai nonni.

Ma i genitori non si sono dati per vinti e, un gruppo di una trentina di loro, porterà la vicenda in tribunale, rivendicando il diritto di sapere di chi è la responsabilità del crollo. Vogliono avere chiarezza, anche con l’atto di querela che è stato presentato alla Procura della Repubblica.

Nel documento si legge: S’impone un’immediata e approfondita verifica circa le eventuali responsabilità sull’accaduto da parte della magistratura, unico organo che potrà garantire che al momento della riapertura della scuola i nostri bimbi siano davvero al sicuro.
Dalla lettura dei quotidiani abbiamo appreso anche che l’attuale sindaco della città, Mario Dompé, dichiarava che il soffitto crollato era stato oggetto di ristrutturazione nell’anno 2006 e oggetto di una verifica meno di sei mesi fa.
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