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Venerdì, 19 Aprile 2024
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I senza tetto di Certosa sono operai bulgari incensurati

Lo scorso weekend le pattuglie locali hanno effettuato un sopralluogo alla Carte Valori, scoprendo nello stabile a dormire quattro “inquilini” abusivi, e due giacigli vuoti: gli occupanti sono risultati essere operai bulgari regolari

L'occupazione notturna da parte di alcuni senzatetto dell’ex stabilimento Carte Valori non era che l’ultimo delle tante preoccupazioni che da anni colpiscono gli abitanti del quartiere Certosa, a San Donato Milanese.

Attraverso una campagna di sensibilizzazione sui problemi della zona, lanciata dalle pagine di un blog (www.percertosa.myblog.it) e trascinata sulle scrivanie dell’amministrazione comunale e della caserma locale dei carabinieri in forma di petizione popolare, i residenti hanno chiesto a gran voce maggiore sicurezza. Pare che, almeno per quanto riguarda la fabbrica dismessa, le forze dell’ordine siano andate incontro ai loro desideri.

Lo scorso weekend, infatti, le pattuglie locali hanno effettuato un sopralluogo alla Carte Valori, scoprendo nello stabile a dormire quattro “inquilini” abusivi, e due giacigli vuoti. Si tratta di operai di origine bulgara, con la fedina penale pulita e provvisti di regolare permesso di soggiorno, che sono stati immediatamente sgomberati dall’edificio.

L’identificazione risponde in pieno alle previsioni dei sandonatesi. Erano gli immigrati ad essere additati da tutti come probabili autori degli abusi, ma nessuno azzardava ipotesi sul loro profilo penale. Molti erano tentati dall’associazione “presenza di stranieri=aumento della criminalità”.

Invece, i senzatetto sono tutti lavoratori incensurati che denunciano, più che un problema di criminalità, le difficoltà che molti immigrati devono superare per integrarsi appieno nella nostra società.I quattro uomini erano dotati di un misero kit di suppellettili. Sacchi a pelo e qualche coperta striminzita, alcune candele, un fornelletto per cucinare magri pasti. L’essenziale per sopravvivere insomma. 

L’intervento di sgombero ha certo sottolineato l’emergenza in cui versano le molte  fabbriche dismesse di San Donato che, come anche la ex Carte Valori,  devono essere messe in sicurezza al più presto dai proprietari. Situazioni come quelle di Certosa rischiano di acuire l’insicurezza dei residenti e di esporre coloro che cercano dei ripari di fortuna ai pericoli di una soluzione abitativa totalmente inadeguata.
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